A partire dal rifiuto dei rigori dell'epoca vittoriana, le donne all'inizio del XX secolo prediligevano un look “au naturel”; i cosmetici erano ritenuti di cattivo gusto e indicativi di una donna di “costumi dissoluti”, mentre tutte le altre donne si limitavano a utilizzare ausili di bellezza come creme e lozioni per migliorare la propria carnagione.
Per tutti quegli anni, le donne si sono attenute a determinati stili di cosmesi facciale. In generale, cercavano di ottenere un effetto naturale e sottile, evitando l'eccesso e l'esagerazione. Ecco alcune delle tecniche più diffuse in quest'epoca per il trucco in stile charleston
- Labbra rosse: le labbra erano una parte importante del trucco degli anni '20 e venivano evidenziate con rossetti rossi o rosa e le labbra erano a forma di cuore accentuando l'arco di cupido.
- Occhi marcati: per evidenziare gli occhi, si utilizzava il mascara per allungare e incurvare le ciglia, e il kajal per evidenziare la linea degli occhi. L'occhio veniva sapientemente ornato di tonalità scure, per lo più nero e blu scuro e l'applicazione cosmetica aveva spesso un aspetto leggermente spettinato, sbavato abbondantemente sulla palpebra inferiore per creare una sorta di anelli d'ombra, a significare l'angoscia interiore derivata da una vita dura o alternativamente licenziosa.
- Fondotinta: per la base viso e per coprire le imperfezioni della pelle e creare una base uniforme, si utilizzava il fondotinta. Sulle guance, creando dei cerchi, veniva invece applicato il rouge in crema, antenato del nostro blush, aveva il compito di dare al viso un aspetto di salute e giovinezza.
- Fard: per evidenziare le guance, si utilizzava il fard per creare un effetto “sciolto” e per donare al viso un aspetto più fresco e sano.
- Cipria: su tutto il viso. La pelle doveva essere luminosa e chiara.
- Sopracciglia sottili: le sopracciglia venivano tracciate con matite o pennelli per creare una forma precisa e ben definita, solitamente allungate verso il basso per creare uno sguardo languido.
- Ciglia finte: in alcuni casi, per aumentare il volume delle ciglia, si utilizzavano ciglia finte, rese popolari dalle star hollywoodiane.
Le donne si sono affidate a look divertenti e audaci che contrastavano con i loro abiti conservatori, In quel periodo, il trucco aveva un significato molto diverso da quello odierno, era visto come un modo per esaltare la propria bellezza naturale ed esprimere il proprio individualismo.
Non era raro che le donne indossassero il rossetto durante il giorno e anche di notte: era visto come parte del loro look generale. Gli anni Venti furono un periodo entusiasmante per le tendenze di bellezza, in quanto le donne abbracciavano nuovi stili e sperimentavano look diversi. Questa libertà di articolazione appena acquisita era un'indicazione dell'epoca: le donne non aderivano più ai vecchi ideali di bellezza, ma piuttosto abbracciavano il proprio concetto individualistico di femminilità. I cosmetici negli anni Venti erano più di una semplice dichiarazione di moda: erano uno strumento di autoespressione e di autorizzazione per le donne in un ambiente in rapida evoluzione
Come realizzare un trucco anni venti e tornare indietro nel tempo?
In questo tutorial vedremo come creare un make-up anni '20 e il beauty look in stile charleston è sorprendentemente semplice e piacevole. Iniziate applicando un fondotinta di un colore più chiaro della vostra tonalità di pelle, fare una base leggera per uniformare l'incarnato e utilizzate un bronzer opaco per modellare dolcemente gli zigomi. In seguito, applicate un fard o blush luminoso sulle mele delle guance per ottenere l'iconico effetto “rosato”.
Per il trucco occhi ispirato agli anni venti, l' ombretto sulla palpebra deve essere di tonalità chiare come il beige e il tortora nell'angolo interno dell'occhio e lungo l'attaccatura inferiore per un look sobrio ma seducente. Successivamente, delineate sia l'attaccatura superiore che quella inferiore con un eyeliner kohl nero e aggiungete un tocco di mascara. Per completare il look, scegliete un intramontabile rossetto rosso o una delicata tonalità nude, a seconda della situazione.
Seguendo queste semplici istruzioni, potrete ricreare rapidamente il glamour degli anni '20!
Una delle caratteristiche del trucco anni venti è senza dubbio l'effetto smoky eye; iniziate spolverando un ombretto nero (solitamente veniva usata la pasta indiana nera) intenso sulla palpebra superiore, sfumandolo accuratamente con un pennello apposito fino a ottenere un look allungato. Quindi, rendete più intensa la linea della palpebra alla base delle ciglia utilizzando un eyeliner nero o una matita nera. Il colore dominante era il nero ma non era difficile trovare trucchi con altre nuance come il verde scuro e il prugna o il bordeaux.
Per completare l'aspetto, arricciate e allungate le ciglia con un mascara intensamente scuro. Un trucco occhi scuro e sfumato era molto importante negli anni d'oro del cinema muto.
Quali erano i colori più in voga negli anni 20?
Gli anni Venti furono un periodo di immensa rivoluzione sartoriale e le tinte sfoggiate non fecero eccezione. Le tonalità radiose e luminose erano di moda durante il decennio. Tra i colori più amati c'erano le sfumature pallide del rosa, del giallo, del blu e del verde, ma anche tonalità eclatanti come il blu elettrico, il rosso brillante e il viola intenso. Anche le stampe geometriche e le illustrazioni floreali erano evidenti negli stili di abbigliamento di quest'epoca.
Inoltre, tonalità nettamente diverse come il bianco e il nero erano le più trendy per gli abiti da sera. I colori neutri come il beige, il tortora e l'avorio erano comunemente indossati durante il giorno; queste tonalità fornivano un aspetto più discreto che era ancora di moda all'epoca. In conclusione, gli anni Venti hanno dato il via a un periodo di stile fresco ed esaltante, caratterizzato da pigmenti forti e modelli distintivi che sono rimasti in voga fino ad oggi.
Quali erano le icone di bellezza degli anni 20?
Gli anni '20 sono stati caratterizzati da una serie di icone di bellezza femminile che hanno rappresentato l'ideale di bellezza dell'epoca. Ecco alcune delle protagoniste indiscusse di quell'epoca:
- Clara Bow: attrice statunitense, nota come la ” flapper girls” per la sua interpretazione di personaggi ribelli e indipendenti. Era famosa per la sua bellezza, il suo sorriso, il suo sguardo magnetico e per il suo taglio di capelli a caschetto rosso. Fu un'importante fonte di ispirazione per molte donne dell'epoca e contribuì a ridefinire gli standard di bellezza femminile.
- Louise Brooks: attrice statunitense, nota per la sua bellezza straordinaria e per il suo bob corto, simbolo della moda degli anni '20.
- Greta Garbo: attrice svedese, famosa per il suo fascino misterioso e per la sua bellezza eterea. Era nota per la sua pelle perfetta e per i suoi tratti delicati.
- Marlene Dietrich: attrice e cantante tedesca, famosa per la sua bellezza androgina e per la sua personalità magnetica. Era nota per il suo trucco audace e per il suo stile unico.
- Josephine Baker: attrice e ballerina statunitense, nota per la sua bellezza esotica e per la sua sensualità. Era famosa per il suo stile di danza e per la sua personalità eccentrica.
- Lilyan Tashman, nota per il suo taglio di capelli corti a caschetto, gli occhi fumé e il colore delle labbra cremisi. I loro look glamour ispirarono molte donne a sperimentare nuove acconciature e cosmetici.
Non dimentichiamo poi la performer Josephine Baker e la stilista Coco Chanel prime a sdoganare l'acconciatura corta. Una variante che hanno portato, oltre al caschetto piatto, è stato un caschetto acconciato con movimenti dati dalle dita. Si tratta di riccioli piatti e senza volume, talvolta chiamati “Finger Waves” o “Pin Curls”.
Queste icone di bellezza degli anni '20 hanno rappresentato l'ideale di bellezza femminile per quell'epoca e hanno influenzato la moda e la cultura degli anni a venire.
Gli anni Venti furono un'epoca di grandi cambiamenti e progressi nel settore della bellezza. Le donne abbracciarono acconciature più corte, trucco pesante e abiti colorati come simbolo della loro ritrovata libertà.
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